70 MILIONI DI EURO DI CONTRIBUTI UNA TANTUM PER L’AGRICOLTURA E LA PESCA

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Aziende agricole, coltivatori diretti imprenditori agricoli singoli e associati

45 milioni di euro in favore di 30 mila aziende agricole beneficiarie, con almeno una unità operativa e produttiva nel territorio campano, con un contributo di:

  • € 1.500 per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali 
  • € 2.000 per coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali assuntori di manodopera che nell’anno 2019 hanno impiegato oltre 5 dipendenti e che hanno utilizzato più di 510 giornate lavorative complessive

Sarà possibile presentare domanda dal 20 maggio 2020 al 10 giugno 2020.

Requisiti:

  • attive al 31 dicembre 2019, in caso di subentro idonee anche le attive dal 2020, purché azienda originaria sia attiva alla data del 31 dicembre 2019;
  • iscritte alla camera di commercio e titolari di partita iva;
  • iscritte all’INPS nella sezione previdenziale ed assistenziale per l’agricoltura;
  • non essere impresa in difficoltà, ai sensi dell’articolo 2, punto 14, del Regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione, del 25 giugno 2014, al 31 dicembre 2019;
  • essere in possesso di un regolare fascicolo aziendale tenuto presso un CAA;
  • codici ATECO: A01 e codici specifici riportati nel modello di domanda.

Bonus cumulabile con altri contributi dello Stato, non con altri contributi regionali previsti dal Piano per l’emergenza socio – economica Covid 19.

L’istanza dovrà essere presentata esclusivamente per il tramite dei CAA che detengono il fascicolo aziendale del richiedente i quali procedono alla compilazione della domanda ed alla verifica dei requisiti dichiarati dai richiedenti

Il contributo sarà erogato dall’Amministrazione fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili secondo l’ordine cronologico di presentazione all’Amministrazione della documentazione da parte dei CAA. Per ordine cronologico di presentazione all’Amministrazione si intende la data di ricezione degli esiti istruttori, qualora completi, sulla pec. dg500700.covid19@pec.regione.campania.it

L’importo sarà liquidato a mezzo bonifico disposto esclusivamente sui conti correnti bancari o postali accesi presso Istituti di credito o presso Poste Italiane.

L’Amministrazione non procederà alla lavorazione di domande predisposte secondo modalità difformi e raccolte al di fuori dei termini previsti dal presente Avviso o acquisite al protocollo CAA oltre le ore 23,59 del 10 giugno 2020 o che riportino l’IBAN del richiedente in maniera errata.

Imprese armatrici di imbarcazioni da pesca e imprese acquicole con sede operativa nella Regione Campania

5 milioni di euro in favore di 1500 imprese della Pesca e dell’acquacoltura.

Beneficiari

  • le imprese acquicole codice ATECO: 03.2
  • le imprese armatrici di imbarcazioni da pesca codice ATECO: 03.1

Un contributo una tantum di 25.000 euro per ogni unità produttiva di acquacoltura ubicata in Regione Campania. 

Un contributo che varia da euro 2.550 a euro 34.000 per il comparto della pesca in relazione al numero di imbarcazioni ed al GROSSE TONNAGE.

GT DELL’IMBARCAZIONE

BONUS SPETTANTE PER OGNI IMBARCAZIONI (EURO)

1<GT<5

B=2.125+nGT*425

5<GT<10

B=2.550+nGT*340

10<GT<25

B=3.400+nGT*225

25<GT<100

B=5.100+nGT*187

100<GT

B=34.000

Requisiti alla data di pubblicazione del bando:

  • iscritti nel Registro Imprese Pesca di uno dei Compartimenti Marittimi della Regione Campania ed avere almeno un’imbarcazione da pesca in armamento;
  • gestire almeno un impianto di acquacoltura in mare o sulla terraferma, situato nel territorio della Regione Campania;
  • le imbarcazioni da pesca che concorrono al calcolo del bonus devono essere in armamento;
  • iscritti alla Camera di Commercio ed all’INPS quale impresa di pesca, pescatore autonomo ovvero impresa acquicola e titolari di partita IVA;
  • non essere impresa in difficoltà al 31 dicembre 2019, ai sensi dell’articolo 3, punto 5, del Regolamento (UE) n. 1388/2014 della Commissione, del 16 dicembre 2014;
  • non rientrare in uno dei casi di infrazione o di grave violazione di cui all’art. 10 del Regolamento (UE) n. 508/2014 relativo al FEAMP;
  • le imbarcazioni al servizio degli impianti di acquacoltura sono escluse dai contributi per le imbarcazioni da pesca.

Bonus cumulabile con altri contributi dello Stato, non cumulabile con le ulteriori agevolazioni emanate dalla Regione Campania nell’ambito del Piano di dettaglio delle misure del “Piano per l’emergenza socio-economica Covid 19.

Le domande dovranno essere presentate alla UOD Pesca e Acquacoltura della Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali della Regione Campania Ufficio pesca e acquacoltura, con le relative autodichiarazioni rese ai sensi del DPR 445/2000 attestanti il possesso dei requisiti di accesso e con allegata la documentazione richiesta, da inviare alla casella di posta elettronica certificata: pescacampania@pec.regione.campania.it

Documentazione da allegare alla domanda 

Impresa della pesca

  1. Copia delle licenze di pesca, ovvero dell’attestazione provvisoria delle imbarcazioni inserite nella richiesta di contributo ovvero attestazione della Capitaneria di Porto sulle caratteristiche in GT dell’imbarcazione pesca per la quale si chiede il bonus; 
  2. Copia del ruolino di equipaggio di tutte le imbarcazioni in armamento alla data di pubblicazione dell’Avviso da cui si evincano i dati dell’imbarcazione e l’indicazione della data dell’ultimo armamento, ovvero attestazione della Capitaneria di Porto che l’imbarcazione da pesca per la quale si chiede il bonus risulti in armamento in data antecedente alla pubblicazione del presente Avviso.

Impresa della pesca per i molluschi bivalvi con rastrello a piedi: copia della specifica autorizzazione rilasciata all’impresa; nel caso in cui l’impresa è munita di imbarcazioni con licenza di pesca, anche la documentazione di cui alle lettere a) e b) previste per le imprese di pesca.

Impresa della pesca subacquea professionale: copia della specifica autorizzazione allo svolgimento dell’attività di pesca subacquea professionale, rilasciata all’impresa dalla Capitaneria di Porto competente; nel caso in cui l’impresa è munita di imbarcazioni con licenza di pesca, anche la documentazione di cui alle lettere a) e b) previste per le imprese di pesca.

Pescatore professionista operante nelle acque interne: copia della licenza di pesca in corso di validità.

Impresa acquicola: copia atti di concessione demaniali ovvero atti equivalenti attestanti l’utilizzo ai fini dell’acquacoltura di spazi a mare ovvero in terra ferma posseduti alla data della pubblicazione del Bando.

Va allegato in tutti i casi lo Screen-shot del home banking riportante le coordinate IBAN del conto corrente bancario/postale oppure copia estratto conto con evidenza delle coordinate IBAN.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda deve essere compilata in ciascuna delle parti di cui si compone, firmata dal legale rappresentante dell’impresa richiedente il contributo, con allegata tutta la documentazione richiesta, nonché copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente, e deve essere trasmessa a mezzo PEC su pescacampania@pec.regione.campania.it come unico file in formato PDF. Le domande saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di arrivo all’indirizzo di PEC. Non sarà presa in considerazione per l’istruttoria delle istanze documentazione diversa da quella richiesta. 

Non potranno essere accolte le domande predisposte secondo modalità difformi e inviate al di fuori dei termini o predisposte in maniera incompleta e/o non sottoscritta dal legale rappresentante.

Le domande possono essere presentate dalle ore 9,00 del giorno 21 maggio 2020  alle ore 24,00 del giorno 9 giugno 2020

Sarà possibile inviare FAQ e richieste di chiarimenti al recapito di posta uod.500705@regione.campania.it.

I quesiti e le relative risposte saranno inoltre pubblicati in forma anonima sul sito della Regione Campania al link http://agricoltura.regione.campania.it/fishing/pesca.html

Filiera Bufalina

10 milioni di euro in favore di 1350 aziende bufaline in proporzione al numero di capi allevati presenti alla data del 28 febbraio convertito in UBA secondo la seguente tabella.

Capi bufalini di oltre due anni

1 UBA

Capi bufalini da 6 mesi a due anni

0,6 UBA

Capi bufalini di meno di sei mesi

0,4 UBA

Per ogni UBA sarà erogato un contributo di 38 euro/UBA. Per le aziende bufaline che hanno fino a 52 UBA sarà erogato un contributo a fondo perduto una tantum in misura fissa di euro 2.000.

Requisiti alla data di pubblicazione del bando:

  • sede legale con almeno una unità operativa/produttiva (stalla con allevamento di bufali) nel territorio campano;
  • attivi al 31 dicembre 2019 e titolari di partita iva; in caso di subentro possono risultare attive anche nel 2020, purché il subentro sia stato in azienda attiva alla data del 31/12/2019;
  • iscritti alla Camera di Commercio ed essere titolari di partita IVA.
  • iscritto all’INPS in qualità di rappresentante legale, coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale (IAP), sia in forma singola che associata;
  • non essere impresa in difficoltà, ai sensi dell’articolo 2, punto 14, del Regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione, del 25 giugno 2014, al 31 dicembre 2019;
  • essere in possesso di un regolare fascicolo aziendale tenuto presso un CAA ed avere i seguenti codici ATECO: 
    • 01.41.00 Allevamento di bovini e bufale da latte, produzione di latte crudo e 
    • 01.42.00 Allevamento di bovini e bufalini da carne.

Bonus cumulabile con altri contributi dello Stato, non con altri contributi regionali previsti dal Piano per l’emergenza socio – economica Covid 19.

L’importo sarà liquidato a mezzo bonifico disposto esclusivamente sui conti correnti bancari o postali accesi presso Istituti di credito o Poste Italiane.

L’istanza dovrà essere presentata esclusivamente per il tramite dei CAA che detengono il fascicolo aziendale del richiedente.

I CAA procedono alla compilazione della domanda ed alla verifica dei requisiti dichiarati dai richiedenti.

L’Amministrazione non procederà a trattare domande predisposte secondo modalità difformi da quelle riportate nel Bando e raccolte al di fuori dei termini previsti dal presente avviso ovvero acquisite al protocollo CAA oltre le ore 23,59 del 10 giugno 2020 o che riportino l’IBAN del richiedente in maniera errata.

Non saranno prese in considerazione dall’Amministrazione domande che perverranno da un CAA diverso da quello che detiene il fascicolo aziendale. 

Sarà possibile presentare domanda dal 20 maggio 2020 al 10 giugno 2020.

Il contributo sarà erogato dall’Amministrazione fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili secondo l’ordine cronologico di presentazione all’Amministrazione da parte dei CAA. Per ordine cronologico di presentazione all’Amministrazione si intende la data di ricezione degli esiti istruttori, qualora completi, sulla pec dg500700.covid19@pec.regione.campania.

Sarà possibile inviare FAQ e richieste di chiarimenti al recapito di posta agricoltura.covid19@regione.campania

I quesiti e le relative risposte saranno inoltre pubblicati in forma anonima sul sito della Regione Campania al link http://agricoltura.regione.campania.it/fishing/pesca.html

Aziende florovivaicole

10 milioni di euro in favore di mille aziende florovivaicole con sede operativa e produttiva nel territorio campano.

Contributo proporzionale alle perdite di incassi nel bimestre marzo aprile 2020 rispetto al medesimo periodo 2019, confrontando il totale delle fatture attive emesse nei periodi interessati (volume affari 2020 – volume affari 2019/ volume affari 2019) nella misura di: 

€ 2.000 per perdite inferiori al 10%
€ 5.000 per perdite comprese tra il 10 e il 30%
€ 7.500 per perdite comprese tra il 30 e il 50%
€ 10.000 per perdite superiori al 50%

Requisiti:

  • attive al 31 dicembre 2019, in caso di subentro idonee anche le attive dal 2020, purché azienda originaria sia attiva alla data del 31 dicembre 2019;
  • iscritti alla camera di commercio, all’INPS in qualità di rappresentante legale, coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale (IAP), sia in forma singola che associata e con regolare fascicolo aziendale;
  • attive e con regolare fascicolo aziendale e titolare di partita IVA;
  • avere almeno un’unità produttiva/operativa (terreni per la produzione) nel territorio della Regione Campania;
  • non essere impresa in difficoltà, ai sensi dell’articolo 2, punto 14, del Regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione, del 25 giugno 2014, al 31 dicembre 2019;
  • codici ATECO: 
    • 01.19.10 – Sottocategoria Coltivazione di fiori in piena aria; 
    • 01.19.20 – Sottocategoria Coltivazione di fiori in colture protette; 
    • 01.30.00 – Sottocategoria Riproduzione delle piante,

Bonus cumulabile con altri contributi dello Stato, non con altri contributi regionali previsti dal Piano per l’emergenza socio – economica Covid 19.

L’istanza dovrà essere presentata esclusivamente per il tramite del CAA che detiene il fascicolo aziendale del richiedente. Non saranno prese in considerazione dall’Amministrazione domande che perverranno da un CAA diverso da quello che detiene il fascicolo aziendale.

E’ possibile presentare domanda dal 20 maggio 2020 al 10 giugno 2020.

Il contributo sarà erogato dall’Amministrazione fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili secondo l’ordine cronologico di presentazione all’Amministrazione da parte dei CAA. Per ordine cronologico di presentazione all’Amministrazione si intende la data di ricezione degli esiti istruttori, qualora completi, sulla pec dg500700.covid19@pec.regione.campania.

L’importo sarà liquidato a mezzo bonifico disposto esclusivamente sui conti correnti bancari o postali accesi presso Istituti di credito o presso Poste Italiane. Sono espressamente escluse forme di pagamento diverse (carte di credito, carte prepagate).

Sarà possibile inviare faq e richieste di chiarimenti alla mail agricoltura.covid19@regione.campania.it

I quesiti e le relative risposte saranno pubblicati in forma anonima sul sito istituzionale nella sezione dedicata all’emergenza da Covid-19 e sulle pagine del sito istituzionale dedicate all’agricoltura.